le origini

da residenza rurale a strutture di rappresentanza anche destinate ai piaceri fisici e intellettuali

l'evoluzione

centro di organizzazione agricola e luogo di svago... ville monumentali ... ville come complessi agricoli ...

la diffusione

prima come presidio del territorio, poi indice di benessere, ora necessità di recuperare il rapporto uomo-natura

le forme

variate nel corso dei secoli con gli stili architettonici, ridefiniti dai materiali locali e dalle disponibilità economiche

la struttura

torre, corte, in semplicità senza sfarzo, oppure scalinate, esedre, ampi volumi, comunque logge aperte sulla natura

elementi decorativi

fontane, fregi, capitelli, lanterne, stucchi, affreschi, balaustre, serrature, banderuole, mensole, ed altro ancora ...

I pinnacoli

Le forme adottate nella realizzazione dei pinnacoli traggono origine dal culto betilico, professato dai popoli primitivi orientali.
Questo culto, il cui nome betilico deriva dal latino baetulos, pietra sacra, si basava sull’adorazione delle “pietre azzurre o pietre livide”, come meteoriti o aeroliti, ritenute figlie del sole e delle stelle perché cadute dal cielo e in grado di sprigionare scintille di fuoco. I pinnacoli dei trulli più antichi presentano dei chiari richiami a questo culto: i pinnacoli a palla o a disco, posto orizzontalmente, sono rappresentazioni della sfera e del disco solare; quelli a forma di piramide (a quattro o a cinque facce) o di cono, sono un richiamo alla pietra sacra del baìtulos.
Nei trulli più recenti queste forme hanno assunto delle fogge esteticamente più evolute per adattarsi alla simbologia delle religioni successive, in particolare quella cristiana, come le croci.

Simboli

L’arte primitiva, già constatabile nelle forme dei pinnacoli, diventa più varia e complicata nei segni, nelle figure simboliche, nei monogrammi, negli emblemi e nelle sigle tracciate con latte di calce sul dorso dei tetti conici.
La maggior parte dei simboli sono di origine religiosa cristiana e spaziano dalla croce al monogramma cristiano, dai simboli della passione al cuore trafitto, dal raggiante Sacramento al Calice Eucaristico.
Altri sono pagani come il gallo, la serpe, il ferro di cavallo, le corna di bue o di ariete e primitivi come circoli, triangoli, linee rette e curve, svastiche gammate come quelle che si rinvengono su alcuni antichi vasi apuli.
Altri prendono spunto dalla magia; fra questi si ritrovano segni astronomici, zodiacali e planetari.
O, ancora, semplicemente ornamentali e grotteschi, come la cornucopia, la stella, le iniziali del proprietario, la falce, la zappa, un mascherone.